Grazie alla disponibilità del gruppo di Tiro Rapido Sportivo di Pordenone è stato possibile condurre uno “stress test” sul nuovo sistema.
Una decina di tiratori si sono avvicendati nei programmi dimostrativi ad ora implementati con la propria arma e munizionamento.
Questo ha permesso di evidenziare una problematica relativa al volume di fuoco sul supporto “dimostrativo” dello schermo di proiezione.
Dal punto di vista del riconoscimento traiettoria, invece, il sistema ha ben digerito la variabilità di armi e munizionamento a cui è stato sottoposto: i circa 700 colpi in poche ore hanno infatti fornito una solida conferma alla funzionalità della parte più critica/tecnologica.